mercoledì 16 luglio 2008

SoNo Un RaGaZzO FoRtUnAtO (spero...)


A volte penso che sono Un ragazzo fortunato perché In Un giorno di sole, nel Dolce far niente mentre ero sotto L’albero a navigare su internet arriva Mario, come Un raggio di sole nella linea d’ombra e mi dice: “Muoviti muoviti” ed io chiedo il perché e lui mi spiega che su Soleluna il sito di Jovanotti ha trovato un link dove poter vincere due biglietti per il concerto e allora gli dico: “Cosa dovrei fare?” e lui risponde: “Libera l’anima, dobbiamo inventarci qualcosa per vincere i biglietti”. Allora ribatto: “Mi fido di te” e vado a visitare il sito Soleluna e con la Grinta che mi contraddistingue e tanto Coraggio penso che Non è ancora finita e posso ancora farcela a vincere i biglietti. Leggo bene tutto contatto Mario e dico: “Gimme Five” ho scoperto Cosa dovrei fare per avere i biglietti”. Lui risponde: “Quando sono con te Penso positivo sempre e sono sicuro che anche questa volta riusciremo ad andare al concerto all’Arena di Verona il 16 settembre e ad essere Una tribù che balla”.


Quindi se anche voi volete fare come me, premete qui e seguite bene cosa dice il post di NAT GEO MUSIC per vincere i biglietti per il concerto del mitico Jova….

Ciao ciao a tutti e buona fortuna

Se riesco a vincere sarà un concerto stramiticoooo...!!!

domenica 23 settembre 2007

Loreto Cup

Passando da una realtà virtuale come Second Life ad una più reale, volevo comunicare a quanti visiteranno il mio blog, una bellissima iniziativa che abbiamo messo in cantiere un gruppo di giovani della mia parrocchia e che siamo riusciti a realizzare con non pochi sforzi. L'evento, se cosi possiamo definirlo, si chiama Loreto Cup (nome molto fantasioso no?!). La Loreto Cup, nasce principalmente con lo scopo di divertirsi giocando a pallone, non tralasciando, quelle che sono, le direttive principali di uno sport come il calcio che negli ultimi tempi si è messo in evidenza per fatti molto gravi. Si è cercato quindi di utilizzare queste direttive principali nella maniera più sana, e quando dico più sana significa senza dire parolacce, bestemmie e quant'altro. La Loreto Cup non solo nasce per quanto detto prima ma soprattutto per far si che le realtà presenti in parrocchia, possano conoscersi meglio, sfruttando proprio quello che è lo sport principe della nazione italiana, il calcio. In questo caso si tratta di calcio A5 (per quanti magari non lo sapessero significa che si sfidano in campo 2 squadre da 5 elementi ciascuno compreso il portiere). Oltre alla conoscenza tra persone si è voluto soprattutto riprendere anche uno dei punti del Direttorio della CEI, Comunicazione e Missione, quando parla della riformulazione degli oratori come apertura e al coinvolgimento delle persone non solo della stessa realtà parrocchiale, ma anche per chi si è allontanato dalla parrocchia e grazie, in questo caso, allo sport di farlo riavvicinare e coinvolgerlo. Andando più nel concreto posso dirvi che come primo torneo si sono iscritte, naturalmente a costo zero, ben 7 squadre composte da 7 elementi ciascuna. Le squadre sono composte da persone che vanno da un'età di 15 a 52 anni. In queste 7 squadre c'è una squadra composta da Scout, mentre le altre sono composte da persone dell'Azione Cattolica, dell'Oratorio e anche persone esterne che in precedenza venivano in parrocchia. Se siete curiosi di avere altre notizie potete a questo punto visitare il sito che abbiamo creato e visitarlo ogni settimana per rimanere aggiornati sui risultati.Ah, dimenticavo, questo progetto è stato talmente coinvolgente, che anche le signore e le giovanissime della parrocchia hanno voluto sfidarsi in un incontro settimanale per tutta la durata del torneo, e vi assicuro che è un bel vedere e si ride a crepapelle.

sabato 22 settembre 2007

La realtà di Second Life

Gian Marco De Francisco, architetto digitale, ha affascinato quanti hanno ascoltato a Intermediando il 22 giugno 2007 la sua relazione sull'architettura degli spazi virtuali: dall'alfabeto, la principale tecnologia che abbiamo in noi stessi per elaborare il mondo, ai videogiochi testuali, bidimensionali, tridimensionali e sempre più realistici fino alle comunità virtuali come Second Life. Già la sua professione è una novità. Cosa giustifica la presenza di un architetto nel mondo virtuale? La risposta si appoggia all'Architettura dell'intelligenza di Derrick De Kerckhove: i nuovi strumenti dell'era tecnologica, come Internet e il Web, ci invitano a riconsiderare il concetto di spazio vissuto finora. Siccome lo spazio da sempre è ambito di pertinenza dell'architettura, ecco gli architetti digitali che si occupano della ergonomia e della vivibilità degli spazi virtuali. De Kerckhove prefigura tre mondi: lo spazio mentale, lo spazio fisico e il cyberspazio. Quest'ultimo, uno spazio a cavallo tra la mente e il mondo, è libero, fluido, magmatico come i nostri pensieri, non si riesce a definire. La tecnologia ci permette di vederlo come un sistema nervoso di cavi e schermi. La cosa che differenzia un mondo virtuale da un videogioco è la mancanza di una quest, di un obiettivo verso il quale ci si muove - ad esempio un cattivo da eliminare - associata alla mancanza di un background del personaggio - nel videogioco impersono qualcuno con una storia.

Nel mondo virtuale io entro senza sapere che farò e libero di decidere chi vorrò essere.

Però anche nella seconda vita per nascere bene, con un accesso premium, ci vuole una carta di credito e la promessa di un versamento annuale di 72 dollari USA, senza soldi si accede come basic. Senza carta di credito non puoi rifarti il look o comprare vestiti, non puoi avere una casa o partecipare a certi concerti. Ciò mostra come nel secondo mondo il mercato domini come nel primo. C'è una moneta in Second Life, il Linden Dollar (la Linden Lab è la ditta creatrice di Second Life): 250 Linden per 1dollaro USA , 360 per 1 euro. I media hanno cominciato a parlare di Second Life quando hanno scoperto che giravano soldi. Ma come mai gli onnipotenti avatar invece di volare o fare l'incredibile hanno ancora le automobili parcheggiate davanti casa o vivono in un quartiere copia di quello romano dei Parioli? La risposta mi ha sorpreso. C'è bisogno di un contesto ispirato alla vita vera, che ricordi l'impossibilità di fare una cosa: è questo che dà il brivido di poterla fare nel virtuale.

La cosa più preziosa nel mondo virtuale? Chiaramente la rappresentazione, che altro non è che script, codice di programmazione. Un anello di diamanti è più o meno prezioso secondo che il codice riesca a rappresentarlo con più o meno brillantezza. Non è l'oro ma il codice che si ruba, e c'è già chi ha subito di questi furti. Per cui il diritto di proprietà garantito su Second Life si traduce in un impegno di Linden Lab a proteggere i tuoi script di programma. Il secondo mondo è fatto da terra, acqua, cielo ed è suddiviso in regioni di 65.536 mq ciascuna dette Sims (mappa ). Le colonne che lo reggono ad oggi sono 3000 Debian server su cui gira MySQL. Anche Second Life, però, ha fatto un passo verso l'open source, nel 2007 è stato reso di pubblico dominio il software del client (il programma per accedere a Second Life dal nostro computer). Questo apre alla collaborazione per costruire, ad esempio, client utilizzabili su altri dispositivi come palmari o cellulari. La lezione di De Francisco, corredata da una curata proiezione multimediale divisa in prima e seconda parte è stata un'analisi acritica, un excursus tecnologico; è mancato il tempo per una riflessione etica. D'altronde per poter esprimere giudizi etici equilibrati è bene prima conoscere al meglio le potenzialità e i limiti degli strumenti di cui possiamo disporre. Come scrive Antonio Spadaro nel suo documentato e interessante articolo su Civiltà Cattolica , non è possibile chiudere gli occhi davanti al fenomeno Second Life o giudicarlo sbrigativamente per esaltarlo o condannarlo: va ben compreso nei suoi significati.


Aperta la Basilica di San Francesco d'Assisi su Second Life

Davvero stupefacente, sono rimasto senza parole. Una bellissima ricotruzione della Basilica superiore e di quella inferiore di Assisi ad opera della Wedoit s.a.s. di Golan Holder (nome dell’avatar).
La ricostruzione al momento, nei minimi particolari, riguarda solo la Basilica di San Francesco e gli esterni dei dintorni ma, ha detto ieri Golan, nella sua intervista, hanno in progetto di realizzare anche Santa Chiara.
Penso subito alla visita che ognuno potrà fare con la propria classe alle due basiliche per ammirarne gli affreschi e le volte.
E non venite a dire che non è la stessa cosa che andarci di persona perchè ognuno ne è più che consapevole.
E’ disponibile anche una guida turistica che all’interno di Second Life mostra come è in realtà quel particolare che si sta osservando in quel momento. La guida è però a pagamento. Al momento consiglio a tutti di farci almeno un giro.

Troppo tempo...

Forse dal 23 Luglio è passato un pochettino troppo tempo, mi scuso per aver lasciato a navigare marginalmente il mio blog e con tutti quelli che magari si aspettavano novità e quant'altro.
Un saluto a tutti e buona navigazione...

lunedì 23 luglio 2007

Intermediando... notizie dalla rete

Per chi si volesse rendere conto di quello che è stato in parte Intermediando al quale ho partecipato nella settimana dal 18 al 23 di Giugno vicino Roma, volevo comunicare, tramite questo post, che sul sito di NetOne hanno pubblicato il video della serata del 18 giugno 2007, quando Luisa Carrada ha dialogato con Sergio Maistrello sul suo ultimo libro: La parte abitata della rete.
La parte abitata della Rete siamo noi (…) – risponde Sergio a Luisa - si può fare talmente tanto raccontando il proprio mondo…”; “Internet permette di dare spazio a tutti senza che nessuno dica questo sì e questo no (…) stiamo diventando responsabili di quello che ci interessa”.
E se incontrarsi in Rete non è come stare tu a tu con una persona - c’è un filtro dato dallo strumento che toglie immediatezza - “quel poco di mediazione, di filtro che rimane, è quella che ci permette di far decantare le cose e tirare fuori il meglio (…) io non la vivo esattamente come un filtro potente, la vedo come un’apertura di possibilità”, così Maistrello.
Queste sono alcune frasi dai primi minuti di conversazione, conversazione che Luisa Carrada, fine e stimolante, è riuscita a guidare verso approfondimenti e estensioni che davvero vale la pena di gustare.



Si è parlato di blog, di reti sociali, di e-democracy, di aziende e marketing, di corporate blogging che – precisa Sergio - “non è un modo diverso per far arrivare gli stessi contenuti pubblicitari alle stesse persone: è un ambiente diverso, in cui c’è un altro linguaggio e in cui bisogna metterci… un po’ più d’anima mi vien da dire”.
Tutta la sala - numerose le persone intervenute aggiuntesi agli iscritti al corso Intermediando - ha seguito con attenzione e viva partecipazione il dialogo, per quasi due ore, porgendo domande a una tira l'altra come le ciliege. La seconda parte del video le riporta tutte.



Buona visione a tutti!

venerdì 20 luglio 2007

A volte basta solo una "Linea"

In genere si parla tanto di comunicazione non verbale e ultimamente mi è servito molto fare delle ricerche su internet su questo argomento. Cercando cercando mi è venuto in mente che avevo le raccolte della mitica “La Linea” di un autore italiano da qualche anno scomparso. Beh! Ve lo ricordate? Quel personaggio protagonista di un cartone animato degli anni 70, ricavato da una semplice linea bianca continua, che non parlava neanche, anzi no, che per la precisione emetteva suoni incomprensibili, e si faceva capire solo con la sua sagoma e i suo innumerevoli gesti?... Osvaldo Cavandoli, l'autore, in una linea bianca d'un tratto unico ha raggiunto il massimo della semplicità e della comunicazione (quale miglior esempio di arte concettuale?),creando un personaggio ben definito, chiacchierone, divertente, simpatico, un pò dispettoso e permaloso, e poi nemmeno tanto ingenuo, ma piuttosto molto satirico. Cavandoli con la sua linea ha instaurato un rapporto personale, di complicità, quasi umano, interagendo con la sua creatura, creandogli la storia, stuzzicandolo, a un punto da tale da farla percepire come completamente indipendente da se: un ventriloquo con il suo burattino.Oggi noi siamo abituati a cose fantascientifiche, telefonini stellari che manca solo che faccino il caffè, a nuove frontiere tecnico-tecnologiche, a trame complicate, accattivanti e smaliziate, vuote e fini a sé stesse, tutti espedienti che cercano evidentemente di colmare un'aridità di intelligenza e di fantasia (vedi pokemon, digimon, ecc…), più mi ritrovo piacevolmente sorpreso nel trovare arte in un genere che ormai viene relegato alla spazzatura, cioè il cartone animato(se limitativamente lo vogliamo inquadrare in questo genere), e a sorridere osservando questo esserino che mi sembra più vispo ed intelligente di molti altri in tre dimensioni.
Se volete trovare qualcosa su questo bellissimo personaggio potete andare su questo sito francese TV5 dove troverete circa 56 puntate.Buona navigazione e buon divertimento.